venerdì 1 giugno 2007

BACKYARD BABIES - People like people like people like us (2006)


di Gabriele Squillace

Quando mi hanno detto che avrei dovuto recensire il nuovo cd dei Backyard babies, lo ammetto, sono schizzato sulla sedia: uno dei miei gruppi rock'n'roll preferiti! Dopo il capolavoro Stockholm Syndrome ero proprio curioso di sentire dove sarebbero andati a parare i miei amati rockers svedesi. Dove sono andati a parare? Beh, la risposta non è semplice: ormai più o meno tutti conoscono il loro rock'n'roll fatto di punk e glam, di melodie pop e calci in culo al limite col metal, ma il loro percorso musicale è fatto di capolavori assoluti (Total 13) e album meno riusciti (Makin enemies is good), mai però i BYB ci hanno rifilato una sonora schifezza. E non lo fanno nemmeno questa volta, fortunatamente.I quattro svedesi sono molto cambiati con gli anni, hanno perso l'urgenza punk degli esordi ma hanno acquisito una maestria nel songwriting che può giungere solo con l'esperienza. Lo dico subito: a me personalmente piacciono i Backyard Babies casinisti, deragliati, a un passo dal delirio - quelli di Is it still alright to smile?, Wild dog, Look at you, quelli che hanno recuperato Ginger Wildhearts, hanno preso Babylon dei Faster Pussycat, e insieme l'hanno fatta diventare un inferno rock'n'roll... Questi maturi rockers che sono oggi i Babies non possiedono più la carica di un tempo, ma in compenso sanno ancora perfettamente come scrivere una grande canzone o due.Spingendo il tasto "play", la prima canzone è subito una hit, possedendo quelle melodie esaltanti che sono ormai il marchio di fabbrica del gruppo, di quelle che ti fanno alzare il volume senza neanche accorgertene; Cockblocker Blues invece è uno dei tonfi clamorosi del disco: zero personalità, zero mordente, nessun motivo per ricordarsi di questo pezzo. Ma, subito dopo, ecco la hit assoluta: Dysfunction professional, degna dei fasti del passato, è uno dei pezzi che Ginger Wildheart non sa più scrivere, e per cui Mike Ness darebbe via un braccio. Dopo questo inizio sfolgorante il cd si mantiene su ottimi livelli, tra pezzi più tranquilli, come la country-oriented Roads (perfetta per i lunghi viaggi) o il singolo The mess age.Clash, Social Distorsion, Kiss, Wildhearts, Sex Pistols e Sweet si mischiano insieme per dare vita ad un altro pezzo grandioso, I got spades, mentre per la conclusiva Things to do before we die scomoderei addirittura i leggendari Hanoi Rocks.


:: Tracklist ::
01. People like people like people like us 02. Cockblocker blues 03. Dysfunction professional04. We go a long way back 05. Roads 06. Blitzkrieg loveshock07. The mess age (how could I be so wrong) 08. I got spades 09. Hold 'em down 10. Heroes & heroines 11. You cannot win 12. Things to do before we die


Backyard Babies are: Nicke Borg lead vocals / guitarDregen lead guitar / vocalsJohan Blomquist bassPeder Carlsson drums