lunedì 11 giugno 2007

TODD SNIDER - The devil you know (2006)


Todd Snider, il songwriter di Portland ormai a Nashville in pianta stabile e di cui tanto è stato già detto, nell'ultimo periodo si è dato molto da fare, licenziando in queste settimane un nuovo lavoro da studio. Non sono mancate inoltre numerose collaborazioni nei tributi a Kris kristofferson (Maybe You Heard, inclusa in The Pilgrim), Kinky Friedman (They Ain't Making Jews Like Jesus Anymore, pubblicata su Why The Hell) e a Peter Case (Travelin' Light, brano del voluminoso - 3 Cd - A Case For Case): omaggi che gli fanno onore e valorizzano ulteriormente il suo prospettato e perpetuo rilancio (il suo nome compare insieme a quello di artisti ben più affermati come Willie Nelson, Emmylou Harris e Rodney Crowell). Il nuovo album da studio è invece il sequel di New Connection e di East Nashville Skyline: The Devil You Know, la cui copertina offre già da sé alcuni spunti importanti, segue difatti l'andamento dei precedenti e ha un inquadramento musicale che fa della Nashville alt-country e John Prine i principali punti cardinali. Prine sembra proprio l'autore di riferimento di molte ballate cantautorali, fra cui Happy New Year (brano folk, vivace e quasi parlato che chiude il disco) e Just Like Old Times, Carla e You Got Away With It, tre pezzi acustici in successione: il primo una onesta ballata; il secondo più folk; il terzo, caratterizzato da incisi elettrici in crescendo ed orientato al country recitato. Il paragone fra Todd e il suo mèntore è stato fatto di recente persino da Kris Kristofferson: quest'ultimo ha affermato appunto che il primo abbia rubato al secondo (pur senza commettere alcun reato punibile) il cuore e la sensibilità arguta nello scrivere canzoni. Eppure The Devil You Know non è solo John Prine: Todd include anche una buona dose di sano rock and roll, dai ritmi infuocati scanditi da piano e chitarre (le sue più quelle di Will Kimbrough e Tommy Womack). A dispetto del pianoforte d'apertura (che sembra scippato a Neil Young), If Tomorrow Never Comes ha nelle corde Jerry Lee Lewis e Chuck Berry; Thin Wild Mercury è fondamentalmente di estrazione blue-collar, benché siano le finiture roots (violino e lap-steel in particolare) a dare il giusto taglio al pezzo; pure The Devil You Know, la title-track, è un treno che corre su binari rock e blues. Come in ogni suo album, Todd inserisce un paio di ibridi (Looking For A Job e Unbreakable), estratti che vanno nella direzione della ballata, ma dal cuore elettrico pulsante e dal motore che, a regime, scuote tutta la polvere della periferia di Nashville. Dal punto di vista cantautorale, The Devil You Know parla all'uomo qualunque visto dalla parte dell'uomo qualunque: racconta di una guerra che il povero non può vincere, soprattutto se sprovvisto di un pick-up e di vestiti puliti e alla moda. Il disco è l'ennesimo lavoro che in questo periodo rosicchia il piedistallo, ormai un po' instabile, su cui troneggia il "Sogno americano". (Carlo Lancini)

Tracklist:
1. If Tomorrow Never Comes
2. Looking For A Job
3. Just Like Old Times
4. Carla
5. You Got Away With It (A Tale Of Two Fraternity Brothers)
6. The Highland Street Incident
7. Thin Wild Mercury
8. The Devil You Know
9. Unbreakable
10. All That Matters
11. Happy New Year