venerdì 8 giugno 2007

THE BROUGHT LOW - Right on time (2006)




Qualche volta ci si imbatte in gruppi assolutamente derivativi, cioè tali da richiamare alla mente i loro antesignani storici, le bands senza le quali la loro musica forse non sarebbe nemmeno potuta esistere. Ignorarli non sempre è giusto, perché la musica rock, avendo ormai acquisito il diritto alla classicità e alla menzione enciclopedica, si espone inevitabilmente alla critica del già sentito. Quello che davvero conta è che gli epigoni dei mostri sacri siano credibili, autentici, coinvolgenti. Tutto questo sproloquio per dire che il trio Newyorkese dei Brought Low suona un rock-blues sanguigno e genuino che non può che rimandare ai fasti dei Lynyrd Skynyrd, degli Aerosmith, dei primi Faces, dei Rolling Stones, dei Buchman Turner Overdrive, dei più recenti Black Crows. Eppure, al di là degli inevitabili richiami, la musica di Benjamin Howard Smith e compagni non ci lascia indifferenti. Trasuda forza, calore e sudore, coinvolge fin dal primo ascolto e nessuno direbbe mai, neanche per un attimo, che nasce così per calcolo o per moda. E' rock-blues elettrico e potente per imprinting naturale. Possiamo decidere che non ci interessa, ma mai e poi mai bollarla di costruzione a tavolino o di esercizio di stile.
Tracklist
1.: Better Life
2.: Hail Mary
3.: This Ain't No Game
4.: Tell Me
5.: Dear Ohio
6.: Throne
7.: Vernon Jackson
8.: Shakedown
9.: Blues For Cubby
10.: There's A Light
The band:
Benjamin Howard Smith/vocals & guitar;
Nick Heller/drums;
Robert Russell/bass