venerdì 3 dicembre 2010

DIECI, CENTO, MILLE ASSANGE


Julian Paul Assange (Townsville, 3 luglio 1971) è un giornalista, programmatore e attivista di internet australiano, noto principalmente per la sua collaborazione al sito WikiLeaks.

Assange nasce a Townsville, nel Queensland, nel 1971[1]. Si sposa a diciotto anni e diventa padre; poi si separa dalla moglie[1].
Verso la fine degli anni '80, diviene membro di un gruppo di hacker noto come "International Subversives" (Sovversivi Internazionali), utilizzando lo pseudonimo di "Mendax" (Da una frase di Orazio: "splendido mendace").[2]. Nel 1991 subisce un'irruzione nella sua casa di Melbourne da parte della polizia federale australiana.[3]. Egli sarebbe infatti riuscito ad accedere via modem a vari computer appartenenti ad una università australiana e ad entrare nel sistema informatico dello United States Department of Defense.[1][4] Nel 1992 gli vengono imputati 24 capi di accusa di hacking, viene condannato ma in seguito rilasciato per buona condotta dopo aver pagato una multa di 2100AU$.
Nel 1995 programma Strobe[5], software open-source dedicato al port scanning. Nel 1997 collabora alla stesura del libro Underground: Tales of Hacking, Madness and Obsession on the Electronic Frontier.
Dal 2003 al 2006, studia fisica e matematica all'Università di Melbourne, ma non ottiene una laurea.[4] Studia anche filosofia e neuroscienze.[6]
A partire dal 2007 è tra i promotori del sito web Wikileaks, del quale si definisce editor in chief[7].
Il 18 novembre 2010 il Tribunale di Stoccolma spicca un mandato di arresto in contumacia nei suoi confronti con l'accusa, da parte di due donne, per stupro, molestie e coercizione illegale.[8] Molti hanno sollevato dubbi sulla natura del provvedimento[9], mettendo in rilievo la coincidenza temporale con l'avvento di nuove rivelazioni che (a detta del Pentagono[10]) sono "un tentativo irresponsabile di destabilizzare la sicurezza globale". Il 20 novembre è stato istituito un mandato di arresto internazionale tramite Interpol dalla forza di polizia svedese.[11] In aggiunta è stato diramato un mandato di arresto nell'Unione Europea tramite il Sistema di Informazione Schengen. "Abbiamo voluto assicurarci che fosse visibile da tutte le forze di polizia del mondo", ha affermato un portavoce della polizia nazionale svedese.[12][13]
Il 28 novembre, WikiLeaks rilascia oltre 251.000 documenti diplomatici statunitensi, molti dei quali etichettati come "confidenziali" o "segreti". Il giorno seguente, l'Attorney general dell'Australia, Robert McClelland, dichiara alla stampa che l'Australia è intenzionata a investigare sulle attività di Assange e di Wikileaks.[14] Afferma inoltre che, "dal punto di vista dell'Australia, ci potrebbe essere un buon numero di leggi violate con il rilascio di queste informazioni. La polizia federale australiana lo sta verificando."[15] McClelland non esclude la possibilità del ritiro del passaporto australiano di Assange. Il sito Wikileaks, visibile fino al 30 novembre 2010, è stato oscurato dal 1° dicembre 2010.

Non è ancora chiaro se c'è qualcuno dietro ne quale consequenze avrà ma questa mi sembra un'operazione di verità e va contro il potere stabilito, in un'epoca come la nostra, dove la democrazia si è molto indebolita mi sembra importante che i canali d'informazione restino aperti, poi saremo noi a giudicare.
e me ne frego se è manovrato.
L'importante è che destabilizza.
La Cina oscura il sito; mandato di cattura in 188 paesi con la sigla di Most Wanted al pari di Osama Bin Laden; il Pentagono che si affida al miglior hacker del mondo per “spegnere” Wikileaks. Eppure Assange resiste. E DEVE resistere.

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