giovedì 20 gennaio 2011

Fronteggiare uniti l'emergenza democratica


Il suo è un potere troppo forte, non possiamo sperare di fronteggiarlo così, in ordine sparso, senza costituire qualcosa di organizzato che si possa contrapporre e arginare questa deriva, e soprattutto senza l'intervento di un capo dello stato che difenda le altre istituzioni minacciate solo perché svolgono il loro ruolo e l’azione nuoce agli interessi non del Presidente del Consiglio in quanto tale, ma a quelli privati dell’uomo che organizza “festini” e che tiene la condotta che tiene in barba alle istituzioni e nel totale dispregio di qualunque regola, sia morale che sancita dalle leggi (vedi l’invenzione di Mubarak e il conseguente “affidamento” che di fatto è un semplice rilascio della ragazzina in violazione della legge)!
Quest’uomo si può permettere di dire “i giudici saranno puniti” e tutto nel silenzio, e peggio nell’indifferenza, generale!!! Ma ci rendiamo conto?????
Anche la chiesa ha responsabilità grosse se non alza la voce per dire ancora una volta quello che è giusto da quello che non lo è, se non addita e bolla le condotte devianti, che pericolosamente vengono prese da esempio da sempre più persone. Ognuno di noi nel suo piccolo deve fare il suo ruolo, ma non illudiamoci che possa influire più di tanto se tutti gli sforzi non confluiscono in qualcosa di organizzato.
Anche le opposizioni se non si rendono conto che è giunta l’ora di fare fronte comune, falliranno la loro azione.
C’è un’emergenza, e va affrontata come tale, non come si affrontano le situazioni ordinarie!!!
La magistratura viene attaccata tutti i giorni, ma l’ultima dichiarazione mi pare sia molto più che un attacco, è una vera e propria dichiarazione di guerra!
Il capo dello Stato ha il dovere di essere chiaro e preciso nei confronti di questa scheggia impazzita , appoggiata incondizionatamente, bovinamente, dalla truccata maggioranza, che, costruita ad arte grazie ad una legge col trucco, non corrisponde nemmeno alla volontà popolare. Hanno solo bisogno di far credere che lo sia, in modo ad indurre tanti creduloni a sentire minacciato il “loro” (?????) responso!
Così come chiara e precisa deve essere l’indicazione che la chiesa deve dare ai suoi fedeli, e come già qualcuno dei suoi ministri sta iniziando a fare.
Di fronte a una dichiarazione di guerra, contro tutti i poteri dello Stato che secondo il “capo” costituiscono un pericolo per la sua persona, non si può far finta di niente! Non ci si può comportare come se ancora la guerra non fosse scoppiata… Richiamo di soccombere!!!
Chi crede nella verità, nella giustizia, ha rispetto per la dignità, per la persona, non può stancarsi senza rinunciare alla sua essenza!
Per questo credo che non ci stancheremo, perchè è qualcosa di vitale per noi, che ci porta ad essere o a diventare "insonni d'animo"
Per qualcosa di organizzato intendo partiti e movimenti in cui ognuno di noi confluisca, che abbiano in comune un obiettivo, e che per quell'obiettivo dialoghino tra loro e organizzino le forze sulle quali possono contare.
Quando c'è un emergenza, affrontarla è prioritario rispetto a tutto il resto, altrimenti si rischia di perdere la possibilità di affrontare quel "tutto il resto". Quindi ogni coalizione conservi la sua identità (non deve esserci la comunanza di tutti gli obiettivi, ma di uno), ma prenda coscienza delle situazioni di debolezza, e si apra per promuovere e stabilire condizioni di collaborazione per superarle.
E' come se dovendo spostare qualcosa di imponente, invece ognuno di spingere in una direzione qualsiasi, tutti ci mettiamo d'accordo per spingere nella stessa direzione

Concetta Lucia Leanza

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