giovedì 20 gennaio 2011

The Rural Alberta Advantage - Hometowns



La storia è fin troppo nota: un gruppo (o un artista) si autoproduce il disco d'esordio, lo fa girare un po' in Rete e, grazie al passaparola, il fenomeno si allarga fino a raggiungere proporzioni globali. È quanto è successo nel bene a Bon Iver e nel male ai Clap Your Hands Say Yeah, per limitarci a un paio di esempi, e che ora sta capitando ai canadesi Rural Alberta Advantage, il cui debutto, risalente allo scorso anno, torna adesso alla luce grazie alla Saddle Creek. Un buon disco, che merita le attenzioni rivoltegli grazie a un songwriting vitale e urgente e alla capacità dei suoi autori di attingere a piene mani dal serbatoio del folk-rock come da quello dell'indie, senza compromettersi troppo in una direzione o nell'altra. Tredici le canzoni qui contenute, efficaci con o senza la spina attaccata, che sanno di legno e scintille, di rabbia e dolcezza, di tradizione e tecnologia povera; dense anche quando si presentano in veste minimale, e accessibili nonostante gli spigoli e le ruvidezze. Vien da pensare a una versione più lineare dei Neutral Milk Hotel, specie (ma non solo) per quanto riguarda i passaggi vocali meno addomesticati; un paragone impegnativo e a tratti ingombrante, che però il trio riesce a gestire bene. Abbastanza da far pensare che non si tratti di un fuoco di paglia.

Aurelio Pasini

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