sabato 29 gennaio 2011

Manifestazione Fiom 28 gennaio, che amarezza


Oggi tutti i giornali parlano della manifestazione Fiom del 28 gennaio, chi gridando al miracolo e chi al flop. Il numero degli affluenti varia da 2000 a 3000 a seconda delle fonti, ma sono pochi in ogni caso. In alcune città ci sarà stata sicuramente una buona affluenza ma io mi limito a parlare di quella abruzzese alla quale ho partecipato e dalla quale sono uscito molto amareggiato. Mi aspettavo una partecipazione massiccia. E' vero, tanta pioggia, freddo intenso ma la salvaguardia di 6000 posti di lavoro Sevel senza contare l'indotto non valevano il sacrificio? mi dispiace dirlo ma così non si va da nessuna parte. Mi aspettavo un'affluenza massiccia, la sede di Lanciano era stata scelta proprio per far partecipare in massa i dipendenti Sevel, saranno stati si e no una quindicina. Non è col menefreghismo, con la rassegnazione agli eventi, con la disillusione che si può combattere per un sacrosanto diritto sancito dall'art.1 della costituzione. Stiamo andando verso il baratro, tra poco non ci saranno più opzioni: saltare il fosso o ripartire. e per ripartire bisogna farsi sentire, bisogna urlare la propria rabbia, bisogna, per quanto possibile, usare la forza, e la forza la si ottiene solo con l'unione, solo con la solidarietà tra lavoratori. Aspettare che qualcuno si muova per noi è da illusi e da folli.

Nàzzaro Spino Pelusi

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