venerdì 26 novembre 2010

La democrazia del manganello


Manganellate agli studenti a Roma, Firenze, Bologna, Milano. Manganellate agli aquilani, manganellate ai resistenti di Terzigno. Evidentemente il capo della polizia, che di cognome fa Manganelli, vuole autocelebrarsi o vuole essere sicuro di essere ricordato nel migliore dei modi. Spesso ci viene ricordato dai media controllati dal capo del governo che viviamo in democrazia. Certo, la costituzione dice questo, ma ne siamo proprio sicuri? Oscar Wilde diceva che "Democrazià significa semplicemente colpi di randello dalla gente per la gente"; alla luce di quanto avviene oggi in Italia probabilmente non aveva tutti i torti. L'articolo 21 della costituzione italiana invece dice "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure." Evidentemente il sig.Manganelli non ha studiato abbastanza.
È la democrazia di chi ha vinto e ora non vorrebbe più perdere, la democrazia di chi parla di "nemico" e non di avversario politico, la democrazia di chi controlla il 70% dei media nazionali, la democrazia del secondogenito di Dio

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